Recensione

Il politico (Storie / Racconti) - Pee Gee Daniel
l romanzo di Pee Gee Daniel (pseudonimo diPierluigi Straneo), ha per protagonista il nulla. Il politico è un uomo di cui non sappiamo nulla, che non ha nemmeno un nome (nello sviluppo della storia verrà chiamato sempre e solo con due appellativi e mai con il suo vero nome), che non ha una storia, che non ha, soprattutto, cervello.
 
Chi è Il politico? Un bestione appannato, con le palpebre cascanti, silenzioso, affatto scaltro ed elementare, che vive semplicemente di istinto, di azioni dirette, di monosillabi e di violenza. 
Di quest'uomo osserviamo la scalata verso il potere. Una scalata per certi versi fortuita, assolutamente casuale, dettata solo da un insieme di coincidenze e di errori di valutazione.
 
Ma se il politico è uno stupido, non sono da meno i personaggi che gli si muovono attorno e che, per una precisa scelta dell'autore, rappresentano ciascuno una caricatura stereotipata di un certo tipo umano: dall'uomo di destra, a quello di sinistra, passando per industriali corruttibili e ragazze decerebrate, fino ad arrivare a una massa elettorale plagiabile e belante.
 
Il romanzo di Pierluigi Straneo potrebbe sembrare, ad una lettura superficiale, un'accozzaglia di luoghi comuni che sono digeribili soltanto sfruttando il punto di vista e l'obiettivo dell'autore: ovvero mostrare una realtà politica e sociale iperstereotipata, dove vincono non solo i corrotti ma anche coloro che, pur non avendo nulla dentro (eil politico dentro non ha nulla: né sentimenti, né ideali, né un cervello), riescono a trovarsi al posto giusto nel momento giusto. E a fare carriera, arrivando a sedere nel circolo ristretto di quelli che hanno il potere di decidere le sorti di una popolazione.
 
Un romanzo agghiacciante, sul possibile futuro di una società anch'essa vuota e sonnecchiante; una distopia di violenza e stupidità.
Source: http://letturepericolose.blogspot.it/2014/03/il-politico-pee-gee-daniel.html